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mercoledì 6 maggio 2015

LA VERITA’ MI FA MALE, LO SO … cantava CATERINA CASELLI

Tra viaggi e vari impegni di lavoro ci siamo ritagliati un momento di confronto per poi scrivere queste riflessioni.
Più che altro, per dovere di cronaca, faremo alcune considerazioni in merito al Consiglio Comunale di mercoledì 29 aprile. Ne abbiamo lette di tutti i colori e abbiamo capito come a volte la realtà possa essere interpretata in vari modi, soprattutto da parte di chi si è visto sfuggire di mano la propria poltrona e che quindi si ritrova a fare come la volpe e l’uva di Esopo.

Molti sono stati gli argomenti trattati ma di alcuni poco se ne parla, forse proprio per non dare atto del lavoro che l'Amministrazione sta facendo?!

Dall’ordine del giorno inerente l’assegnazione dei tabelloni informativi alle minoranze (che sono stati concessi) passando per la sicurezza stradale dell'ormai arcinota SP91, il piatto forte, per alcuni, pare essere stata la richiesta di intitolazione della sala consigliare al compianto prof. Gazzola.

Da tempo una delle minoranze consiliari propone l’intitolazione della Piazza. Se non abbiamo capito male si tratta della nuova piazza di via Castellini: una piazza che ancora non c‘è e che è ancora un cantiere.

Una domanda ci sorge: Castelli Calepio Cambia chiede di intitolare quella piazza ma non sappiamo cosa ne pensino di tale opera pubblica visto che in Consiglio si sono sempre astenuti in merito ai punti che la riguardavano. Tutto tace su una delle opere più importanti degli ultimi anni a Castelli Calepio.

Il Sindaco Benini ha chiarito che l’intitolazione della nuova piazza (voluta dall’attuale Amministrazione Comunale) avverrà a lavori ultimati a mezzo di referendum: in questo modo la scelta sarà democraticamente condivisa da tutti e non solo da alcuni.

Nella nuova mozione all’ordine del giorno si propone l’intitolazione della sala consiliare.
A noi è parso di capire che l’Amministrazione Comunale (non guasta ricordare che è stata eletta in maniera democratica dai cittadini di Castelli Calepio) non ha rigettato la volontà di voler intitolare “qualcosa” al compianto professore. Ha diversamente spiegato che è prematuro decidere ora, a pochi mesi dalla scomparsa.
Ci stiamo informando ma la legge, salvo ulteriori verifiche, che regola la materia prevede che l'intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonché l'approvazione di targhe e monumenti commemorativi a persone decedute da oltre dieci anni, può avvenire soltanto previa autorizzazione del Prefetto.

Per le intitolazioni, invece, a persone decedute da meno di dieci anni che si siano distinte per particolari benemerenze, è consentita con deroga del Ministero dell'Interno.

DIECI ANNI PER LE INTITOLAZIONI QUINDI? SE QUALCUNO AVESSE NORMATIVE PIU’ RECENTI BEN LIETI DI CONDIVIDERLE!
QUINDI L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE DAVVERO DICE “NO” ALL'INTITOLAZIONE COME SOSTIENE QUALCUNO?

È accaduto poi, durante la seduta di Consiglio Comunale che un consigliere di maggioranza prendesse la parola per fare una proposta se non altro degna di essere valutata: 

"perché non intitolare la piazza ad un muratore?  O ad un operaio che per 40 anni si è spaccato la schiena sul lavoro?"

In estrema sintesi: perché non pensare anche al lavoro manuale. Al lavoro di molte persone che tutti i giorni, nel silenzio, compiono il proprio dovere ?
È su questo punto che un candidato delle passate elezioni, presente tra il pubblico, si è alzato urlando contro l’Amministrazione Comunale e più precisamente contro gli esponenti della Lega Nord.
Se è pur vero che anche attuali membri del consiglio comunale, quando erano tra il pubblico nella passata Amministrazione Comunale, alzavano la voce ciò non deve essere preso come esempio! Qui non vale il detto “mal comune mezzo gaudio” come qualcuno vuol farci credere!
Era sbagliato allora e resta sbagliato oggi per quello che rappresenta il luogo del Consiglio Comunale: lo stesso luogo che si proponeva di intitolare al prof. Gazzola che ha fatto della gentilezza e della democrazia il suo stile di vita.
Passino le scuse a fine Consiglio Comunale ma il gesto resta e la frittata era ormai fatta.

Vogliamo fare questa riflessione: PERCHÉ INTITOLARE LA PIAZZA O LA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE PROPRIO A LUI?

Ci sono anche altri nostri concittadini, che come lui hanno portato lustro al nostro paese: grandi imprenditori, persone del clero, insegnanti, artisti o più semplicemente uomini e donne che si sono adoperati al più umile dei volontariati. Ad alcuni nostri concittadini illustri sono state intitolate strade o parchi pubblici

Non ci sono note le argomentazioni portate dalla minoranza per questa richiesta. Saremmo ben liete di conoscerle.

Pensiamo ad esempio al compianto prof. Lelio Pagani noto nel nostro territorio per la sua sconfinata cultura e voglia di conoscenza, autore di molte pubblicazioni, professore universitario, amministratore comunale (assessore) che non si è mai tirato indietro nel voler mettere a disposizione di tutti la sua conoscenza. A lui è stato intitolato un parchetto comunale.

Detto questo non si vuole sfregiare o sminuire l’illustre memoria del Prof. Franco Gazzola. Dobbiamo rendere grazie al Professore per il lustro che ha portato al nostro paese assumendo la carica di preside del Liceo “Sarpi” di Bergamo. Anch’esso è stato uomo di grande cultura e dai valori forti. Un uomo che non scendeva a compromessi e portava sempre fino in fondo il suo modo di pensare e di conseguenza di essere (ce ne fossero ancora oggi di uomini cosi!)
Colloquiando con chi l’ha conosciuto durante gli anni del suo forte impegno politico abbiamo saputo che per lui era importante, a livello locale, usare mezzi di trasporto sostenibili come la bicicletta: lui per primo dava il buon esempio affidandosi alla sua due ruote.

Era un amante della natura e della montagna e allora ci chiediamo e proponiamo: perché non pensare ad una intitolazione di qualcosa di più vicino a lui?
Perché non intitolare una borsa di studio come proposto dall’Assessore Clementina Belotti? Sostenere, in nome suo, una tesi di laurea per scrivere un libro su tutte le bellezze artistiche del nostro Comune?
Essendo stato lui anche presidente del nostro stimato gruppo alpini perché non pensare ad intitolare una piccola biblioteca del nostro parco alpini affinché la sua memoria resti limpida nei nostri pensieri ogni volta che apriremo un libro seduti su una panca in legno immersa nel verde?
E con queste riflessioni vi salutiamo.

Detto questo speriamo di non dover ritornare di nuovo sull’argomento per il bene di Castelli Calepio e per rispetto alla memoria del Professore.

GRAZIE E ONORE ALLA MEMORIA DEL NOSTRO COMPAESANO FRANCO GAZZOLA. NON SAREMO NOI A DOVERCI SCIACQUARE LA BOCCA CON ACQUA E ACETO PER PRONUNCIARE IL SUO NOME MA CHI LO FA STRUMENTALIZZANDO LA SITUAZIONE!


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